Ieri pomeriggio mentre rientravo da Singapore sul bus della mia città riflettevo sui momenti più intensi di un viaggio in solitaria ed uno di questi e forse addirittura il più intenso è la partenza.
Ho sempre preferito la partenza solitaria, perché il vero viaggio inizia quando si esce di casa con la propria valigia e non quando ci facciamo sbaciucchiare da amici e parenti in aeroporto. Ho preso un taxi solo quando non avevo altra scelta e una sola volta mi sono fatto accompagnare.
Uscire di casa soli col buio alle cinque del mattino in un normale giorno lavorativo, scendere alla solita fermata del bus per andare in Cina, in Giappone, in America ti fa provare emozioni fortissime, adrenalina, mille pensieri, momenti che non si dimenticano.
E’ stato così per tutti i miei viaggi, mi ricordo tutte le notti precedenti, gli attimi prima di prendere il solito bus, quello che tante volte mi aveva portato al lavoro, in quelle giornate tutte uguali, ma tra qualche ora sarei stato dalla parte opposta del Mondo.
Non si possono descrivere quelle sensazioni, bisogna provarle. Quando tutto è pronto si realizza quello che mesi fa era solo un pensiero, vedere l’America, vedere la Cina, il Giappone o qualsiasi luogo avessimo solo sognato da bambini è possibile e lo sto per fare, adesso.
Sono nati anche dei rituali molto personali, come la passeggiata prima della partenza nel parco passando da una particolare strada.
Mille dubbi
Gli inizi sono molto spesso dubbiosi, ma dove sto andando? Ce la farò? Ma cosa mi è venuto in mente?
Il segreto è affrontare una cosa alla volta sfidando le paure fino alla meta finale quando entrerete in quella stanza dalla parte opposta del Mondo, lascerete la valigia a terra e inizierete l’esplorazione.
Singapore
Dieci giorni fa sono partito per Singapore fra mille paure, era in corso un incendio nelle isole a sud, tenevo sott’occhio i livelli di inquinamento elevatissimi. Cosa c’era da vedere poi a Singapore? Avrò fatto bene. Ricordo benissimo quei 600 metri dalla stazione Lavender all’hotel Yan, tutto grigio, pizzicore alla gola…ma che ci faccio qua.
I giorni successivi sono stati bellissimi, il cielo si è schiarito e quella che pensavo una città dal dubbio interesse si è rivelata pian piano una delle più incredibili e belle che avessi mai visto, ma di questo parleremo in seguito….
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